Teatro Malibran
Nonostante alla fine del '600 a Venezia vi fossero ben 18 teatri, questo conquistò da subito un posto di primario interesse per il pubblico veneziano essendo "il più grande, il più bello e il più ricco della città" (J.C. de Cramailles, 1683). A seguito dell'occupazione francese di Venezia, fu fra i pochi teatri veneziani a non dover essere chiuso. Nel 1819 fu venduto ai Giovanni Gallo, i quali nel 1834 lo restaurarono, ribattezzandolo una prima volta Teatro Emeronittio (in quanto aperto sia di giorno che di notte) e poi una seconda volta, nel 1835, Teatro Malibran, in segno di gratitudine verso Maria Malibran, la grande cantante che l'8 aprile di quell'anno, in quel teatro, aveva interpretato "La Sonnambula" rinunciando al suo compenso. Nel 1849 con il ritorno degli austriaci a Venezia, dopo la famosa resistenza della città lagunare durata quasi un anno, tutti i maggiori teatri del Veneto chiusero per protesta, tranne il Malibran.
Dopo innumerevoli chiusure e riaperture, nel 1992 il Comune di Venezia acquistò il teatro e, dopo averlo restaurato e ampliato, lo rimise in attività diventando recentemente la seconda sede della Fenice (dopo la riapertura del 2001).