Pianista solista, musicista da camera e accompagnatore di cantanti famosi, Maciej Pikulski è già apparso sul palco in 300 sale da concerto nei 5 continenti. Ha conseguito il diploma di pianoforte, musica da camera e accompagnamento vocale al Conservatorio Superiore di Parigi. In seguito, è stato ammesso al ciclo post-laurea ed è stato premiato dalla Fondazione France Telecom. Un discepolo di Dominique Merlet e Clive Britton (lui stesso ex allievo di Claudio Arrau) Maciej Pikulski ha suonato come solista il "Totentanz" di Liszt e il "Rhapsody in Blue" di Gershwin al Trancoso Festival di Bresil, il "Concerto in F" di Gershwin al Teatro Colon di Buenos Aires e la Sala San Paolo; il "Rachmaninoff's Concerto" di Rachmaninoff. 2 a Logroño, Spagna, il Concerto di Beethoven n.5 "Imperatore" a Biarritz, Francia, il Concerto n.2 di Chopin a Olsztyn, Polonia, e ha tenuto recital pianistici in Uruguay, Russia, India, Sri Lanka, Italia, Germania, Spagna, Svizzera, Polonia e Belgio. Nel frattempo, ha sviluppato una carriera come accompagnatore vocale di cantanti leader a livello mondiale: si è esibito con José van Dam - concerti alla Carnegie Hall di New York, alla Scala di Milano, al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, al Concertgebouw di Amsterdam; al Teatro Colon di Buenos Aires; Théâtre des Champs Elysées a Parigi, Renée Fleming - concerti nella Salle Pleyel a Parigi, Musikverein a Vienna, Grand Theatre de Genève, Barbican a Londra, Festspielhaus a Baden-Baden, Dublin Concert Hall, Rudolfinum a Praga, Thomas Hampson, Natalie Dessay, Diana Damrau, Dame Felicity Lott, Maria Bayo, Sumi Jo, Anna-Caterina Antonacci, Luca Pisaroni, Laurent Naouri, Nicolas Testé, Joseph Calleja e Patricia Petibon. Maciej Pikulski ha registrato 15 CD e DVD e ha tenuto masterclass in Cina, Brasile, India, Belgio, Olanda e Francia. È anche professore ordinario presso il Conservatorio Superiore di Musica di San Sebastian (Spagna). La stampa riconosce la sua "sensibilità poetica" (Globe and Mail, Toronto), la sua "tecnica potente" (New York Times), lo chiama "magnifico musicista" (Le Figaro) e "grande pianista" (Corriere de la Sera).
