Ballet Preljocaj
Creata nel dicembre 1984, la compagnia Preljocaj è diventata il Centro Coreografico Nazionale di Champigny-sur-Marne e Val-de-Marne nel 1989.
Nel 1996 è stato accolto alla Cité du Livre di Aix-en-Provence ed è diventato Balletto Preljocaj - Centre Chorégraphique National de la Région Provence-Alpes-Côte-d'Azur, du Département des Bouches-du-Rhône, de la Communauté du Pays d'Aix, de la Ville d'Aix-en-Provenvence.
Il Ballet Preljocaj oggi è composto da 26 ballerini permanenti, con più di 100 spettacoli all'anno in Francia e all'estero. Dalla creazione della sua compagnia, Angelin Preljocaj ha costruito 45 coreografie, per solista e grandi formazioni.
Angelin Preljocaj si associa regolarmente con altri artisti in vari campi come la musica (Goran Vejvoda, Air, Laurent Garnier, Sintesi granulare, Karlheinz Stockhausen), le arti plastiche (Claude Lévêque, Subodh Gupta, Adel Abdessemed), il design (Constance Guisset), la moda (Jean Paul Gaultier, Azzedine Alaïa). Le sue creazioni sono inserite nel repertorio di molte compagnie, da cui riceve anche commissioni. Tra questi il Teatro alla Scala di Milano, il Balletto di New York, lo Staatsoper di Berlino e il Balletto dell'Opera di Parigi. Oltre a diffondere le sue opere in tutto il mondo, il Ballet Preljocaj moltiplica le sue attività locali ad Aix-en-Provence e nella regione per far conoscere la danza al maggior numero possibile di persone: letture, videodance, prove pubbliche, corsi di formazione e laboratori di pratica, interventi negli spazi urbani... un sistema completo è stato creato per permettere al pubblico di guardare alla danza in modo diverso.
Nell'ottobre 2006 il Balletto Preljocaj si trasferisce nella nuova location progettata dall'architetto Rudy Ricciotti: il Pavillon Noir, il primo centro di produzione costruito per l'attività che ospita, dove gli artisti possono svolgere tutto il loro processo creativo, dal lavoro in studio alla performance scenica.
Nel suo Teatro e quattro studi, incontri e spettacoli di danza vengono offerti tutto l'anno: quelli di Angelin Preljocaj e altre compagnie invitate a condividere questa pioneristica esperienza.